Ferrovie Urbane

Linee FL – Le ferrovie urbane

 

Nel 1994, con la crescita del traffico passeggeri e in un’ottica di una sempre maggiore integrazione tra tutti i sistemi di trasporto di Roma, fu firmata un’intesa tra la Regione Lazio e il Comune di Roma per l’istituzione delle Ferrovie Metropolitane. L’operazione consistette nel rebranding del servizio, contraddistinto dalla sigla “FM”, nella costruzione di nuove stazioni e nel potenziamento infrastrutturale del nodo ferroviario di Roma.

Nel 2003, con l’inclusione nel sistema dell’ottava linea (Roma-Nettuno), la rete viene rinominata con l’acronimo “FR” (Ferrovie Regionali) ed è definitivamente completata l’integrazione tariffaria dei servizi ferroviari. In ultimo, nel 2012, le ferrovie vengono rinominate con il nome attualmente in uso: “FL”, sigla di Ferrovie Laziali.

La rete di oggi è però ancora incompleta: nell’orizzonte temporale di breve periodo, sono previsti degli interventi sull’infrastruttura ferroviaria definiti dal Verbale d’Intesa sottoscritto il 1 dicembre 2014 e siglato tra l’Assessorato alla Mobilità di Roma Capitale e Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Tale accordo è stato aggiornato il 24 luglio 2018, completando l’insieme degli interventi previsti sul nodo di Roma.

Così come per il PUMS, MoveteRoma si inserisce all’interno di un contesto pianificatorio ben delineato, cogliendone le potenzialità e indicando talune mancanze. Pertanto, al fine di potenziare l’offerta lungo le direttrici ferroviarie e incrementare quantitativamente e qualitativamente il servizio, sono da attuare gli interventi già previsti dal Verbale d’Intesa succitato:

• interventi per l’attrezzaggio tecnologico del nodo ferroviario di Roma e per il potenziamento infrastrutturale della rete ferroviaria. Ciò consentirebbe all’infrastruttura di ospitare un numero maggiore di treni l’ora e l’istituzione di corse urbane a potenziamento del servizio, soprattutto nelle ore di punta;
• il completamento dell’anello a nord (tratta Vigna Clara-Nomentana/Nuovo Salario) e la realizzazione della connessione con la ferrovia Tirrenica (Roma-Civitavecchia);
• la realizzazione di alcune fondamentali stazioni che consentano di ampliare il bacino d’utenza dei servizi ferroviari e che non comportino una eccessiva riduzione della velocità commerciale dei convogli;
• il potenziamento dei nodi di scambio e la realizzazione di nuovi, azione che consentirebbe di migliorare l’interscambio tra la rete della metropolitana e le ferrovie di superficie.